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Punta Telegrafo (Monte Baldo)
Punta Telegrafo (Monte Baldo)











Avvicinamento
Mappa
Descrizione itinerario
l monte Baldo è la sponda nord-orientale del lago di Garda. A Nord è nettamente separato dai monti settentrionali dalla valle del Loppio, che collega l’alto Garda alla valle dell’Adige. La prima vetta a Nord separata dal Baldo è il monte Altissimo di Nago (2079m).
Guardando a Sud il Baldo è costituito da una lunga cresta, che rimane tra i 2000 e 2200 m dove troviamo le vette cima Valdritta (2218) e p.ta Telegrafo (2200m) dove siamo diretti. A Sud di quest’ultima, superate in breve tre vette minori, la dorsale inizia a scendere piuttosto dolcemente, con la cresta di Naole, fino all’ultima altura, Crocetta del monte Creta (1023m), che segna il punto più a Sud.
Punta Telegrafo non è la cima più alta del Baldo anche se si tratta di una manciata di metri, ma è sicuramente la vetta più famosa e frequentata del gruppo montuoso. Il panorama è meraviglioso e il rifugio offre un riparo comodo e delizioso.
Si imbocca il sentiero che è deciso da subito e ci fa attraversare bellissimi mughi e dopo si stringe e tramite dei tornanti (zig-zag) ci fa salire di quota lungo il costone del Baldo, il Vallone Osanna, fino ad arrivare al rifugio, dove la fatica della salita sarà ampiamente ripagata dal suggestivo ambiente e dal bellissimo panorama che si apre verso il Lago di Garda.
Prima di arrivare in vetta passeremo da vallone delle Buse (antico circolo glaciale) per raggiungere il Rifugio Gaetano Barana al Telegrafo (2147 m), del CAI Verona il più alto in quota sul Monte Baldo, da dove si può godere di un bellissimo paesaggio.
Lungo la cresta non è raro avvistare camosci, caprioli, marmotte o l’aquila reale.
Nelle belle giornate terse dalla vetta del Monte Telegrafo (e lungo il percorso fatto) si possono scorgere il Lago di Garda, le vette del Gruppo del Brenta all'Adamello, del Lagorai, del Carega e del Pasubio, gli Appennini.
Il sentiero inizia subito con una bella salita che continua e si fa sentire per tutti i quasi 1000m di dislivello in poco più di 4km. Si imbocca il sentiero che è deciso da subito e ci fa attraversare bellissimi mughi e dopo si stringe e tramite dei tornanti (zig-zag) ci fa salire di quota lungo il costone del Baldo, il Vallone Osanna, fino ad arrivare al rifugio, dove la fatica della salita sarà ampiamente ripagata dal suggestivo ambiente e dal bellissimo panorama che si apre verso il Lago di Garda.
Consiglio in estate di portare molta acqua perchè la prima parte del sentiero è poco ventilata e si suda molto.
Avvertenze:
E’ richiesto un abbigliamento adatto ad un’escursione di alta montagna; scarpe da trekking, zaino,
bastoncini telescopici, guscio per pioggia, mantella o k-way, lampada frontale o a mano, cappello estivo,
occhiali da sole, borraccia piena, pranzo al sacco (o al rifugio in base alle disponibilità) ricambio da
lasciare in macchina insieme ad un paio di scarpe comode e pulite. Non è un sentiero difficile, ma richiede
una certa resistenza e preparazione fisica.
Pranzo: al sacco o facoltativo al rifugio (previa verifica di apertura dello stesso e disponibilità)
Escursione riservata ai soci CAI, per escursionisti esperti
Altitude
Gallery
Accompagnatori
Treno Trekking Contrafforte Pliocenico
Treno Trekking Contrafforte Pliocenico











Avvicinamento
Mappa
Descrizione itinerario
L'attacco del sentiero CAI 122 Via degli Dei è piuttosto semplice.
L'itinerario è molto vicino alla città per cui è molto frequentato, anche da ciclo escursionisti.
Si segue il sentiero CAI 110 - Via degli Dei che ci porta verso Mugnano di sopra.
Dopo un piccolo tratto di salita nel bosco il paesaggio si apre su una collinetta con una panchina e alcuni cipressi che ricorano la val d'Orcia.
Si segue sempre il sentiero CAI 122 - Via degli Dei che ci porta a Mugnano di Sopra - Prati di Mugnano dove si trova l'omonimo B&B.
Il sentiero diventa una carrareccia, si può arrivare in auto fino al parcheggio che si incontra sulla destra.
Si segue sempre il sentiero CAI 122 verso il crocevia Piazza.
Continuando il sentiero inizia a salire, aggiriamo un casolare con dei pini/cipressi e teniamo la sinistra continuando sulla comoda carrareccia.
Siamo nel mezzo della Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico e il sentiero rientra nel bosco e inizia a stringersi e si ricomincia a salire.
Dopo qualche km ci ritroviamo a "Piazza" dove c'è un crocevia di sentieri e uno spiazzo, proseguiamo sempre sulla Via Degli Dei finchè non arriviamo ad una altura dove si può grigliare, ci sono dei tavoli sulla sinistra.
Noi procediamo prendendo in sentiero CAI 110 che scende sulla destra verso Monte Mario.
Percorriamo il tratto nel bosco e al bivio scegliamo di salire verso la vetta di Monte Mario, la salita è impegnativa e sulla sinistra si può vedere la valle (attenzione a chi soffre di vertigini).
Man mano che saliamo a vista si apre e scorgiamo un paesaggio incantevole oltre il fitto del bosco.
Sulla vetta ci fermiamo per un pranzo frugale a base di vino e panozzi.
Si riparte proseguendo lungo il sentiero e si inizia a scendere da Monte Mario fino al crocevia dove decidiamo di ritornare verso Sasso ripassando da Mugnano di Sopra prendendo questa volta il sentiero CAI 118a.
La strada incrocia il sentiero fatto all'andata, e quando arriviamo all'inizio della discesa del sentiero Via degli dei da cui siamo scesi teniamo la sinistra sempre sul 118a per arrivare a Piazza dove ci teniamo sulla sinistra e prendiamo il sentiero che ci porta verso il parcheggi a Mugnano di sopra.
Riprendiamo il sentiero CAI 122 Via degli Dei e torniamo al parcheggio/Sasso Marconi.